martedì 30 novembre 2010

Le singe blanc – By


Etichetta: Whosbrain records, Bar la muerte, La face cachèe
Genere: noise-funk, sperimentale

Dopo 10 anni di attività, commemorati da una 3 giorni di feste e concerti quest’estate a Metz, città base di Le singe blanc, viene pubblicato By, album tributo all’interno del quale una serie di band amiche del panorama noise europeo e non solo, si cimentano con brani storici del terzetto francese.
L’operazione è a dir poco esaltante e ne danno testimonianza la prova dei Pneu, che brutalizzano (se mai fosse necessario) Daubeschmaltoòo, gli eclettici Dure Mere in una fantastica versione di Bouillondchie, i nostrani OvO che reinterpretano una versione cruda e industriale di Yangshuo, e i Don Vito che stravolgono i ritmi disco di Disco Blayen in un inferno noise-funk schizofrenico.
Bellissima anche la conclusiva cover di Fred, dolcissima e psichedelica versione di Darjeeling, che frigge emozionante sul piatto. Un disco esempio che racchiude i frammenti sonori appartenenti alla storia di una delle band più interessanti attualmente in circolazione. Ma soprattutto la testimonianza di affetto di molte band che condividono con Le singe blanc l’attitudine, la genialità e la genuinità oltre che un modo di interpretare la musica certamente non comune.

domenica 28 novembre 2010

Coso – Ep


Etichetta: Hysm?
Genere: avant-noise, sperimentale

"A cosa pensi, musicalmente parlando, quando ti dico <Italia>?"
"Italian music? So...Laura Pausini is very famous, I know Tiziano Ferro, Gianna Nannini, Vasco Rossi..."
"Oh....shit!"
Esatto, merda!
"Merda" è quello che penseranno i Coso, trio argentino composto da Javier Areal Vélez, Florencia Curci e Leonello Zambón quando, avendo tra le mani un disco dell'America latina, la prima cosa che riusciamo a pensare è: tango, “don't cry for me Argentina” e ballerini di latinoamericani un po’ ambigui.
Le mie riflessioni sono sicuramente frutto dell'ignoranza e degli stereotipi ben radicati che purtroppo ognuno di noi possiede ed utilizza, seppur inconsapevolmente, per categorizzare e risparmiare energie cognitive.
Ora prendete i capelli gelatinati alla Ken di barbie, le scarpe lucidate da far paura, i baffetti, i vestiti eleganti sbrilluccicosi o fosforescenti con paillettes e le sale da ballo nauseanti, accartocciate queste immagini e buttatele via, perché ciò che ascolterete è collocabile non solo sul lato opposto del continuum, ma su una linea totalmente diversa.
Definire semplicemente "sperimentale" questo ep è limitante.
Ora scaricate e siate devoti alla Hysm? per questa straordinaria scoperta che come una grande rivoluzione ribalta e soprattutto mette in discussione ed incuriosisce, come mi auguro di aver saputo fare a dovere.
Buon ascolto!

sabato 27 novembre 2010

Sabung – Messaggi subliminali ad una generazione senza idee


Etichetta: autoprodotto
Genere: hardcore, punk

Una band che riesce ad unire perfettamente l’impegno sociale al divertimento, un po’ come qualche tempo fa avevano fatto i Clash o più recentemente i Rage against the machine (e comunque con più credibilità degli U2).
Le dieci tracce di Messaggi subliminali ad una generazione senza idee è semplicemente melodia pop calata in una struttura tipicamente hardcore e, se ascoltati bene, anche in grado di muovere gli animi degli ascoltatori all'azione, e mai come in questo periodo si sentiva il bisogno di una bella tirata di orecchie e di un svegliamoci ragazzi...ma questa è un’altra storia.
Tornando a noi, i Sabung propongono una sezione ritmica essenziale, generalmente mai sopra le righe, in cui si inseriscono un cantato rabbioso e crudo, riff minimi e lineari, e l’acuminato latrato dell’hardcore.
Uno spettacolo sconsigliato ai deboli di cuore, ma che può accendere brividi di commozione anche nelle coscienze più scettiche e qualunquiste (o almeno si spera).
E come dicono loro: il punk non è morto, è in villeggiatura ad Andalo.