Etichetta: Deambula records, A buzz supreme
Genere: slow-core, shoegaze
Lenta, soave musica che a stento riesce a staccarsi dalle corde lievemente ferite, vibrazioni sottili di insetto alato che passa da un altezza all’altra, immobile si arresta e poi riparte, come le dita che si muovono sulla tastiera della chitarra, o basso, o piano che sia, come se l’un l’altro si inseguissero facendo nascere la musica.
È cosi che parte la prima traccia Vincent: chitarra ossessiva e pacata, voce dolce e annoiata, batteria in sottofondo. Si va avanti con My psychedelic teacher e Morning regret, dove ritroviamo quel suono canonico e irriverente al quale i Ka mate ka ora, in Thick as the summer stars, ci avevano abituato. Avanzando nell’ascolto (Comes with the fall e Just an explanation solo per fare degli esempi) la musica diventa sempre più corposa e arrendevole, aggressiva e dolcissima nel suo abbrivio slow-core psichedelico, e poi ancora travolta nel refrain di distorsioni sparate a dritta.
E poco prima della masturbatoria As a night without moon, sopraggiunge il piccolo capolavoro dell’album: The lowering sun reddens the body of a hanged man, una dolce nausea accomodante.
Un disco che si apprezza pian piano, dopo qualche ascolto, scoprendo luci e ombre che nascono nel loro primo album e continuano qui, in Entertainment in slow motion.
Clov
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