tag:blogger.com,1999:blog-80896752836887783702024-03-13T05:08:13.459-07:00Jesusmile - fanzine ciclostilataJesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.comBlogger230125tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-8919915334619741332022-03-09T08:01:00.002-08:002022-04-20T08:02:02.245-07:00Clov - Every love story is a death story<div style="line-height: 18px; margin: 10px 0px; padding: 0px;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: arial;"><div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGfNIg0Cuyw1lF_7d3WHhCmm7DUBeC24CaLGZGlRK_jKn-gvc4lxjfAOwnGcX6f23Cvx6VL3DFTUUsabtC-_aKDAPpLpqTQK5QN-AIGCAG_RcLQ_AApig3tdAvVLbJRCbYu_gsRJLLNmxhipBCurILRbZHNixBoW1UGlPZUJlZQLZ_Ie3ePPU6uk5C=s741" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white;"><img border="0" data-original-height="739" data-original-width="741" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiGfNIg0Cuyw1lF_7d3WHhCmm7DUBeC24CaLGZGlRK_jKn-gvc4lxjfAOwnGcX6f23Cvx6VL3DFTUUsabtC-_aKDAPpLpqTQK5QN-AIGCAG_RcLQ_AApig3tdAvVLbJRCbYu_gsRJLLNmxhipBCurILRbZHNixBoW1UGlPZUJlZQLZ_Ie3ePPU6uk5C=w200-h199" width="200" /></span></a></div></span>Etichetta: I Dischi del Minollo, Hysm?<br />Genere: lo-fi pop <br /><br /><div style="text-align: justify;"><b>Every love story is a death story</b> è un concept album che cerca di raccontare la consueta e ordinaria evoluzione di una relazione amorosa: l’infatuazione iniziale dove prevale l’attrazione fisica e chimica tra due soggetti; l’innamoramento in cui si approfondisce la conoscenza reciproca; la differenziazione e la disillusione che porta a vedere la persona per ciò che realmente è; l’inevitabile fine col suo dolore del distacco ed il senso di perdita.</div><div style="text-align: justify;">Il disco è stato interamente registrato in casa ed ha visto la collaborazione di numerosi compagni di suonate che hanno impreziosito i brani con violini eterei, sassofoni spezzettati e poi ricomposti, batterie e percussioni intense, tenacia e pazienza. L’album si caratterizza come un lo-fi pieno di chitarre distorte, synth e rumoracci, meno industrial rispetto ai lavori che lo hanno preceduto ma comunque fedele al noise, con più psichedelia, ballate sintetiche e melodie pop non convenzionali.</div><div style="text-align: justify;">E comunque è tutta musica folk.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://clov.bandcamp.com/">ASCOLTA IL DISCO QUI</a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Clov</b> è il progetto solista di <b>Piero Prudenzano</b>, un manipolatore di suoni che accompagna le armonie tipiche di una chitarra, un basso o un sintetizzatore, con vibrazioni più sperimentali create da oggetti, giocattoli modificati e registrazioni in strada.</div><div style="text-align: justify;">Inizia a suonare la chitarra fin da giovane collaborando con gruppi punk del tarantino, band caratterizzate da un approccio selvaggio, energico e minimale alla musica. In seguito si avvicina al circuit bending, pratica atta ad alterare in maniera creativa e tramite semplici cortocircuiti, dispositivi e apparecchi elettronici, soprattutto vecchi giocattoli. L’intento è quello di estrapolare da essi suoni inediti, creare nuovi strumenti musicali e bizzarri generatori di suono.</div><div style="text-align: justify;">Questa sperimentazione e ricerca di nuove soluzioni soniche, l’utilizzo del “guasto” che genera novità e apre a percorsi creativi inediti ed affascinanti, porta alla registrazione del primo lavoro solista nel 2009. <i>This is not Woodstock</i> è un disco minimale che recupera sonorità kraut con innesti di industrial anni ‘80: da una parte i Neu! con il loro cosmico ed indecifrabile sound e dall’altra le oscure miscele apocalittiche dei lavori dei Nurse with wound.</div><div style="text-align: justify;">Nel 2012 fonda, insieme all’amico <i>Stefano Spataro (Hysm?, Solquest)</i>, il duo avant-rock <b>La sedia di Wittgenstein</b>, progetto dedicato a Ludwing Wittgenstein, personaggio divertente della logica, ispiratore e guru dell’arredamento contemporaneo. Dopo una serie di concerti in Italia e oltralpe esce l’Ep omonimo, un condensato di chitarre distorte che si mescolano a registrazioni lo-fi, circuit bending, arie di musica lirica: un’improvvisazione tra sogno, psichedelia e rumori.</div><div style="text-align: justify;">L’irrequietezza da smanettone lo riavvicinano alle esplorazioni e sperimentazioni sonore, alla ricerca di imperfezioni uniche, glitch poetici e deliri arbitrari. Da questi “difetti” nasce <b>It’s all fun and games until someone loses an eye</b>. Il secondo lavoro continua sulla linea noise e lo-fi del precedente ma strizzando l’occhio ad armonie smaccatamente pop, dando vita a musica formata più da mani ed emozioni umane che non da giocattoli rotti, field recordings, casse scassate e ring modulator.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.facebook.com/clovexit"><b>Facebook</b></a></div><div style="text-align: justify;"><b><a href="https://www.instagram.com/im_clov/">Instagram</a> </b></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.youtube.com/channel/UCZZ78pCDV9tzVvbQI9A8fNw"><b>Youtube</b></a></div></span></div>Clovhttp://www.blogger.com/profile/00930374773088887466noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-18552511492655078362020-02-16T06:11:00.002-08:002020-02-16T06:12:57.745-08:00Red Mishima - Red Mishima<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mB5XO8bTvXs/XklL16iXAkI/AAAAAAAAA34/FXnxp4tVHzQuRihpdZZ05Uf73dqM1KPQQCLcBGAsYHQ/s1600/a1897974817_10.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1200" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-mB5XO8bTvXs/XklL16iXAkI/AAAAAAAAA34/FXnxp4tVHzQuRihpdZZ05Uf73dqM1KPQQCLcBGAsYHQ/s200/a1897974817_10.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Swiss Dark Nights<br />
Genere: dark wave<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">L’associazione in un’unica immagine di due
termini che rinviano a sensazioni distinte, a sfere sensoriali diverse (come rispettivamente
udito e tatto, olfatto e gusto, e così via), che unisce musica e immagine,
viene chiamato legame sinestetico. Immergersi in un suono, soprattutto se ad
alto volume, lo rende corporeo, percepibile. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Questa liaison ha da sempre suggestionato
e ammaliato i musicisti.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Basti pensare al compositore francese <i>Claude Debussy</i>
che, fra il 1901 e il 1907, compose la serie di suite per pianoforte chiamate <b>Images</b>,
immagini appunto, che lo portarono ad essere definito un impressionista, come
gli esponenti della corrente pittorica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Con l’avvento del supporto fisico che
accompagna la musica, il rapporto tra queste due arti si è andato ancora di più
contaminando fino a diventare un vero e proprio rapporto funzionale: l’arte
diventa applicazione della musica e la band la rappresentazione musicale dell’arte
e delle installazioni dell’artista (la banana di <b>Warhol</b>, l’uomo in
fiamme di <b>Wish you were here</b>, o la copertina-manifesto di <b>Go2</b>
degli <b>XTC</b>).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Così le immagini possono immortalare l’essenza
di un genere e la sua rappresentazione, eternare un’icona promuovendola a mito,
o slegarsi in maniera violenta dalla musica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">A volte si ha l’illusione di conoscere il
contenuto del disco solo guardandone la copertina. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Come con questo primo lavoro dei <b>Red
Mishima</b> pubblicato per la <b>Swiss Dark Nights</b> il giorno del mio
35esimo compleanno. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Un fiore rosso che è un’esplosione di
quiete, disturbata e controllata (come il seppuku, il rito giapponese scelto da
<i>Mishima</i> il 25 novembre 1970 come gesto di lotta contro
l’occidentalizzazione del Giappone) che ci offre lo spunto per immaginare,
accompagnati dalla musica della band bolognese, l’istante stesso in cui quel
disco ha suonato per la prima volta.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">L’album si apre con </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Oblivion</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">, una
cavalcata dark con un velo di malinconia che senti sincera, per poi sfociare in
una rabbia che sembra implodere, soffocata tra i denti (</span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Tomorrow’s death </b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">e
</span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Marion</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">). Attitudine per suoni spigolosi, voce dolce e distante sommersa
da strati di chitarre stranianti e volubili, nervose bizze elettriche e una
grande passione per la melodia (</span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Beyond the mirror, Crystal forest</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">), ossessioni
più che canzoni d’amore (</span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Seppuku of love</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;">) e interessanti tessiture
strumentali, tonalità cupe, spettrali, drammatiche e marziali attraversano
questo loro lavoro.</span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt;"><a href="https://www.facebook.com/redmishimaband/">Facebook</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<a href="https://www.instagram.com/im_clov/"><span style="color: black;">Clov</span></a></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-16411549676367246182020-01-19T10:46:00.000-08:002020-01-19T10:46:09.378-08:00The Junction – Dive<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-J4lmqplJZpg/XiSjOhavnhI/AAAAAAAAA3k/BmJJWUpdsVIeCQz88tdnaYM-ZEXBxsqxACLcBGAsYHQ/s1600/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-J4lmqplJZpg/XiSjOhavnhI/AAAAAAAAA3k/BmJJWUpdsVIeCQz88tdnaYM-ZEXBxsqxACLcBGAsYHQ/s200/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Etichetta: Dischi soviet studio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Genere: punk rock, garage<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Terzo disco della band padovana (dopo <b>Let
me out!</b> del 2012 e <b>Hardcore summer hits</b> del 2015) e un manifesto di
intenti portato avanti sin dal primo lavoro. Un disco che entra a gamba tesa in
quel filone garage-punk d’oltreoceano che guarda spudoratamente agli anni ’90 e
sembra non volersi esaurire. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Dive</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> propone un suono
attuale ma fatto di roba vecchia come chitarre con enormi fuzz e distorsioni,
grossi amplificatori valvolari e batteria maltrattata, per un suono squisitamente
sporco, aggressivo e storto (l’iniziale <b>Die alright </b>e <b>Bombay movie</b>
fra tutte).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un album decisamente ispirato, con una inarrestabile
capacità di unire suoni, rumori e nervosismo ritmico con una naturalissima
facilità per la melodia. Il suono marcio delle chitarre la fa da padrone in <b>Far
away</b>, tensioni positive e scanzonate di <b>Try something new </b>e<b> Lost
in the middle east</b> si alternano al piglio decisamente britpop di <b>Crazy</b>
o <b>Dive.</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Il taglio punk rock delle ritmiche viene
spinto al massimo in chiusura (<b>The widow</b>) come se dal coinvolgimento
fisico del pubblico dipendesse un più intenso coinvolgimento mentale. L’impatto
è forte e vien voglia di vederli sprigionare dal vivo la loro impetuosa
energia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un album che sicuramente gli amanti del
garage apprezzeranno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://www.facebook.com/thejunctionrocks">Facebook</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.instagram.com/im_clov/">Clov</a></b></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-71542741990192600142020-01-12T06:25:00.000-08:002020-01-12T06:25:43.897-08:00TSbluesone – ‘Na spiranza<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-D1oUFQOZqYM/Xhspt70yw1I/AAAAAAAAA3U/vHyJGoVg_BQCA1P5IML01-cbGVJSUoZagCLcBGAsYHQ/s1600/ts%2Bblues.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1477" data-original-width="1446" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-D1oUFQOZqYM/Xhspt70yw1I/AAAAAAAAA3U/vHyJGoVg_BQCA1P5IML01-cbGVJSUoZagCLcBGAsYHQ/s200/ts%2Bblues.jpeg" width="195" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Etichetta: Dcave records<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Genere: sicilian electro-blues<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Devo dire che con questa produzione la
<b>Dcave records</b> (che avevamo conosciuto anni fa con <a href="http://jesusmile-fanzine.blogspot.com/search?q=samuela">Samuela Schilirò</a>) si è
davvero superata. <b>TSbluesone</b>, affiancato da <i>Daniele Grasso</i> come produttore e arrangiatore,
travalica l’abusato concetto di blues che si rivela limitato nel suo caso. La varietà
di suoni ed i forti innesti elettronici ci regalano una grande ricchezza ritmica
e sonora, una sensibilità poetica e, a tratti, una profonda malinconia commista
a dolcezza.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<i style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Antonio Spina</i><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;">, siciliano, rivela nel suo
stile, influenzato dal blues e in cui traspaiono gli esordi nel rhythm’n’blues,
una personalità decisamente spiccata: </span>all'occorrenza<span style="font-size: 12pt;"> improvvisatore sciolto, il
chitarrista evidenzia anche una vena allucinata non di maniera e di gran
fascino.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Musica nuda e malinconica, che parla di
strade percorse e da percorrere, di una terra e di un popolo che, per citare <i>Marx</i>
ed <i>Engels</i>, ha “sofferto in modo terribile per la schiavitù, le conquiste e le
oppressioni straniere”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Una raccolta di otto pezzi che
rappresentano la diretta connessione di <b>TSbluesone</b> con il blues del Delta.</span></div>
<br />
<a href="https://it-it.facebook.com/TSBluesone/">Facebook</a><br />
<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.instagram.com/im_clov/">Clov</a></b></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-74430145847935535042019-06-21T04:21:00.000-07:002019-06-21T04:21:31.386-07:00Jalan Nx X Sara Legaspi - Troppo lento<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oz_04iY_648/XQy8_n2stjI/AAAAAAAAA2I/FIPLtU8OAggt2BYmoyeLmRuZ1bhli5VggCLcBGAs/s1600/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-oz_04iY_648/XQy8_n2stjI/AAAAAAAAA2I/FIPLtU8OAggt2BYmoyeLmRuZ1bhli5VggCLcBGAs/s200/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Etichetta: autoprodotto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Genere: elettronica, hip hop<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">L’elettronica ruvida e dura e la voce
sicura e calda che aprono questo disco, con <b>Blu colore d’immenso</b>,
racchiudono le due anime di questo disco. Quella di <i>Jalan</i> <i>Nx</i>,
robusta, ritmica, figlia dell’hip-hop e con qualche ricordo in casa <b>Morr
music</b>, e quella di <i>Sara Legaspi</i>, pop, dolce, sognante e malinconica.
L’utilizzo di un’elettronica fatta da muri di synth, ritmiche che incalzano
lente e potenti, convive con un’armonia nuda e liscia, ispirata, che si muove
su trame semplici ma fitte.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Duale è l’aggettivo che più si adatta a
quest’album: un disco che sa di città, di strada, ma anche di stanze dove
cercare e trovare pace, dove quello che succede fuori arriva ovattato. Immagina
due colori, due valori o punti di vista diversi ma complementari e falli
suonare insieme. Questo è <i>Troppo lento.<o:p></o:p></i></span></div>
<br /><br />
<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://instagram.com/im_clov/">Clov</a></b></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-2914915835290857882019-06-19T05:40:00.001-07:002019-06-19T05:40:50.216-07:00Tuaprinz - Alûa?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OiyPDtvferc/XQosa4eQO9I/AAAAAAAAA18/azyyHiuy1LUdrt8FwD6NJNSiX3vDT1ORwCLcBGAs/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-OiyPDtvferc/XQosa4eQO9I/AAAAAAAAA18/azyyHiuy1LUdrt8FwD6NJNSiX3vDT1ORwCLcBGAs/s200/download.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: autoprodotto<br />
Genere: conscious rap<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un ritorno sulla scena dei <i>Tuaprinz</i>
che è una ventata, anzi un uragano di novità. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Lascia sbalorditi questo disco del gruppo
genovese, soprattutto per me che non sono un grande ascoltatore del genere, che
dopo più di 20 anni di militanza hanno costruito, forse, la prova della maturità.
<b>Alûa?</b> è frutto di una forte crescita interiore, consapevolezza dello
schifo che stiamo vivendo, dell’avanzata sempre meno celata del fascismo e
della voglia di contrastarla, fosse anche solo con una manciata di canzoni, va
bene tutto pur di non rimanere in silenzio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Testi importanti, in bilico tra impegno
sociale e dolore umano, lotta e solitudine, in forte contrasto con questa massa
di cantautori uniformi e monotoni che salmodiano i loro slogan che spesso fanno
alzare il pugno ma, ancora più spesso, passano solo superficialmente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ma non è solo una questione di idee
espresse, ma anche di sound. Un suono fedele ai classici standard del genere e
contaminato, in senso positivo, dal pop: un calderone di composizioni
ottimamente realizzate.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Potenzialmente suggerito a tutti, perché può
piacere a tutti, sia a chi lo ascolta per il suono trascinante sia a chi dà un’occhiata
ai testi: sarà costretto a riflettere.<o:p></o:p></span></div>
<br /><br />
<a href="https://tuaprinz.bandcamp.com/">Bandcamp</a><br />
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<div style="text-align: right;">
<b><a href="http://clov.bandcamp.com/">Clov</a></b></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-27815941704943795612019-05-28T06:25:00.000-07:002019-05-28T08:17:50.032-07:00Sicko - Sicko<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NnwuZgFSrmY/XO014B9KdHI/AAAAAAAAA1w/WY3pbKLveycszaKHlplKMtvst4iJ52BlwCLcBGAs/s1600/sickosicko.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="238" data-original-width="238" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-NnwuZgFSrmY/XO014B9KdHI/AAAAAAAAA1w/WY3pbKLveycszaKHlplKMtvst4iJ52BlwCLcBGAs/s200/sickosicko.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: autoprodotto<br />
Genere: alternativo, grunge, rock<br />
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Quando ho ricevuto questo disco ho subito
pensato ad un grande ritorno dei </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Sicko</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">,
punk band di Seattle attiva negli anni ’90. Ho messo su il cd a gran volume e
mi sono stupito del sound così moderno nonostante i richiami e gli evidenti
legami con band seminali per il grunge e lo stoner come Meat Puppets, Kyuss e
tutto ciò che di buono è venuto fuori dalla famosa cittadina nello stato di
Washington. </span><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Però c’era qualcosa di sospetto, possibile
che i </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Sicko</b><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> abbiano abbandonato quel
punk old school che li ha resi così (brevemente) famosi una ventina di anni fa?
Possibile abbiano abbandonato quelle sonorità grezze, i pochi accordi potenti e
distorti, i ritmi martellanti e ripetitivi?</span><br />
<span style="font-family: "times new roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Una ricerca veloce e svelato l’arcano. </span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Questi
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Sicko</b> provengono da un posto dove
piove sempre a più di 9000km dalla cittadina americana. E questo loro primo
lavoro è stravolgente quanto un ritorno inaspettato dei <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Sicko</b>, quegli altri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Chitarre distorte, rabbiose, ruvidamente
valvolari, sono accompagnate da ritmiche potenti e martellanti, bassi profondi,
voci graffianti e riff cattivi come da copione. Un disco sempre tiratissimo e carico
di energia, con efficaci linee melodiche, citazioni e referenzialità. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Assolutamente da ascoltare se vi manca,
tra gli altri, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Chris Cornell</i>.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
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<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.instagram.com/im_clov/">Clov</a></b></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-88635915809531714962019-05-14T06:12:00.000-07:002019-05-14T06:12:23.485-07:00Surikate - Don't listen and drive!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-hK1Obsd1vCU/XNq9oUnLr-I/AAAAAAAAA1k/Sbhq-MiRLLghg5GMMioawhCRu000aU0zwCLcBGAs/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="225" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-hK1Obsd1vCU/XNq9oUnLr-I/AAAAAAAAA1k/Sbhq-MiRLLghg5GMMioawhCRu000aU0zwCLcBGAs/s200/download.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Etichetta: autoprodotto<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Genere: stoner, grunge, punk-rock<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">I <i style="mso-bidi-font-style: normal;">suricati</i>
sono delle piccole manguste grandi al massimo 30cm (coda esclusa) tipiche dell’Africa
meridionale. Siccome la mia conoscenza di questo simpatico animaletto si limita
a questo e non conoscendo la statura del trio veneto, suppongo che la scelta
del nome non sia un riferimento alla lunghezza verticale di questi mammiferi. Così
inizio la mia ricerca consultando Wikipedia e la pila di National Geographic
ammuffiti che i miei vicini hanno lasciato su una graziosa libreria sul pianerottolo
del mio palazzo, mentre <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Don’t listen and
drive! </b>esplode dalle casse e martella sui muri (per la gioia dei suddetti
vicini). Scopro che i <i style="mso-bidi-font-style: normal;">suricati</i> sono
animali che vivono in gruppi molto spesso guidati dalle femmine della specie
(fanculo Pillon), queste coordinano i lavori per scavare tane e cunicoli,
procacciare cibo, gestire i turni di “babysitting”, un compito durissimo che le
porta a non mangiare anche per 24 ore e, in caso di pericolo, sacrificare la
propria vita per salvare i cuccioli. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un animale cazzutissimo e iperattivo
capace anche di ingaggiare lotte sanguinose contro altri animali o “gang rivali”.
Hardcore puro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Nomen omen direi, ascoltando questo disco.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ogni brano dei <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Surikate</b> ha qualche trovata che lo rende intrigante (come la vita
degli animaletti) pur mantenendo una forma facilmente riconoscibile e
riconducibile ad un genere stabilito, scavando cunicoli nell’underground noise
ma tornando su una familiare e “tranquillizzante” scossa stoner. Una miscela di
colpi, spinte e strattonamenti, che danno forma a quanto spesso si vorrebbe
definire morto, schiacciato dall’indie mainstream ed i suoi fottuti artisti
tutti uguali.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">L’album scorre e non mi sorprendo quasi
più della forza e della creatività sprigionata da questo trio, resto in attesa
dell’ennesimo brano pugnoinfaccia che puntualmente arriva. E mi piace questa
manciata di energia lanciata sull’ascoltatore.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Suonare al massimo volume, suggerivano un
tempo alcuni album di musica rock. Fareste bene a fare lo stesso oggi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://www.facebook.com/surikaterock/">Facebook</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.instagram.com/im_clov/">Clov</a></b></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-inVL78u-_4E/XGMNMh8XDoI/AAAAAAAAA04/Jhv5xe9lCkE01Bpo1ey4umU4IkRPJCSIwCLcBGAs/s1600/lamarea.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-inVL78u-_4E/XGMNMh8XDoI/AAAAAAAAA04/Jhv5xe9lCkE01Bpo1ey4umU4IkRPJCSIwCLcBGAs/s200/lamarea.jpeg" width="200" /></a></div>
Etichetta: The kids are alright records<br />
Genere: pop rock<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Respiro
</span></b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">è
un caleidoscopio di suoni e generi differenti dove, brano dopo brano, vengono
fuori le diverse fonti di ispirazione di questi ragazzi toscani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un disco che inizia fortemente ancorato
alle tradizioni pop italiane (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Respiro,
Ogni parte di me, Castelli di carta</b>), per virare e alternarsi rapidamente
con riff di stampo rock anni ’90 (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Un
taglio netto, Le tue parole</b>).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Quando si pensa di aver inquadrato la band
in un qualche genere musicale, ecco arrivare <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Un gioco di specchi</b> e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Noi
che </b>a far crollare il tutto, a farci chiedere se quelli che stiamo
ascoltando sono sempre gli stessi ragazzi di qualche attimo fa. Qui il sound
vira decisamente verso ritmi scanzonati e catchy à la page, che ricordano tanto
i <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Bloc Party</i> o gli <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Editors</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Una manciata di brani ispirati, arrangiati
con gusto e suonati con energia.<o:p></o:p></span></div>
<br /><br />
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<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-F4-ZyuenajE/XGMDhYOtgzI/AAAAAAAAA0s/exm33KlueSchPlf5P0xFvHcKu67D7osewCLcBGAs/s1600/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-F4-ZyuenajE/XGMDhYOtgzI/AAAAAAAAA0s/exm33KlueSchPlf5P0xFvHcKu67D7osewCLcBGAs/s200/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Jap records<br />
Genere: rock harcore<br />
<br />
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">L’essenza della musica de </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Il gigante</b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> si svela in un rock distorto
e contundente, tiratissimo e pieno d’energia. Questi ragazzi di Foligno sono
riusciti a impastare una miscela fresca e divertente di stoner, punk e garage,
infilando sanguigni blues da un riff e via, sfoggiando un’interessante varietà
ritmica. </span><br />
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Arrabbiati quanto basta e dove serve,
senza esagerazioni, si presentano sulla fantomatica scena indipendente italiana
con un disco ben suonato e curato, che ha il suo episodio migliore in </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Allora suona tu</b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> e </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">Nagaraya</b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;"> (per i nostalgici dei bei tempi degli </span><i style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">One dimensional man</i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">). Bella e inaspettata l’intima </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">La rivolta del perdente</b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt; text-align: justify;">, un vero pugno
nello stomaco.</span><br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Una scheggia hardcore nella merda post
Sanremo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://www.facebook.com/IlGiganteBand/">Facebook</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-54575058439321273112019-02-01T06:32:00.000-08:002019-02-01T06:32:39.261-08:00Dissociative - Ice cream<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lkPHYv5wd8A/XFRWySaDTTI/AAAAAAAAA0M/aRZIyCZwH-cXxxW5sshEIK73T6YQu2SygCEwYBhgL/s1600/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-lkPHYv5wd8A/XFRWySaDTTI/AAAAAAAAA0M/aRZIyCZwH-cXxxW5sshEIK73T6YQu2SygCEwYBhgL/s200/phpThumb_generated_thumbnail.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Norway Records<br />
Genere: pop-punk, punk-rock<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">I </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Dissociative
</b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">vengono </span><i style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Liariis di Ovaro</i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">,
montagne dell’alto Friuli, e dopo due cd ed una serie di concerti in Italia e
all’estero, pubblicano questo nuovo lavoro. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Ice cream</b> ci fa scoprire una bella band dal suono sporco, saturo
nelle chitarre, crudo ed efficiente nelle ritmiche, denso e sanguigno nel
mischiare pochi strumenti. Dentro la musica di questo duo (<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Alessandro De Cecco</i> chitarra e voce, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Jessica Bortoluzzi</i> batteria) ci trovi anche l’energia del punk, la
grinta pop-punk californiana ed il miglior istinto rock.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Pochi accordi di chitarra, batteria
ruspante e melodia sempre molto chiara, sputata tra mille parole. Ogni brano ha
qualche trovata che lo rende interessante, pur mantenendo una familiare e
tranquillizzante forma-canzone. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Una garage band con un suono datato ma
sempre molto cool.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
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<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
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<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-66178253486963427512018-11-22T06:22:00.000-08:002018-11-22T06:22:49.686-08:00Stefano Lentini - Fury<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-Fq8gQBSYW_M/W_a61XQaH6I/AAAAAAAAAzU/Ruy3Co3kzOg8zb0ZhNaS3R8qO6SPX47bQCLcBGAs/s1600/stefanolentinifurycover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="311" data-original-width="311" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-Fq8gQBSYW_M/W_a61XQaH6I/AAAAAAAAAzU/Ruy3Co3kzOg8zb0ZhNaS3R8qO6SPX47bQCLcBGAs/s200/stefanolentinifurycover.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Coloora Rec<br />
Genere: alt-classic<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Il compositore romano è una figura
decisamente originale nel panorama contemporaneo. La sua musica percorre un
crinale tortuoso fra minimalismo e pop, classica e avanguardia, forte dell’eredità
di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Michael Nyman</i> e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Philip Glass</i> senza però sovrapporsi a
nessuno dei due. Parente stretto di progetti come <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Penguin cafè orchestra</i> e <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Mogwai</i>,
con un pizzico di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tuxedomoon</i>, ma
anche qui senza invadere il campo di nessuno. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">In <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Fury</b>,<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"> Stefano Lentini</b> suona chitarra
classica e acustica, basso, piano, tastiere e percussioni, mescolando suoni
campionati, orchestre e cori, il tutto con encomiabile coraggio e risultati
strepitosi. Questo nuovo disco, seppur in cerca di sapori inediti, riprende
timbri e melodie di sempre, le amalgama con soluzioni sperimentali ed
espedienti popolari, per una miscela stupefacente, inedita e inconsueta, almeno
da queste parti del mondo sonoro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Oltre alle pregevoli composizioni, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Stefano Lentini</b> esibisce la sua
capacità di non adagiarsi su una formula ma di offrire di brano in brano
situazioni diverse e sempre convincenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://stefanolentini.net/">Official site</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-45734891820259483482018-11-19T08:16:00.000-08:002018-11-19T08:17:41.243-08:00The Di Maggio connection - Rowdy<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-NGL1wOCZJeE/W_LgI_RaehI/AAAAAAAAAzE/axDz21p7gLU5e_wUJSiGe4XeuAVGnyOlACEwYBhgL/s1600/rowdy-cover-vinile-the-dimaggio-connection.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="262" data-original-width="262" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-NGL1wOCZJeE/W_LgI_RaehI/AAAAAAAAAzE/axDz21p7gLU5e_wUJSiGe4XeuAVGnyOlACEwYBhgL/s200/rowdy-cover-vinile-the-dimaggio-connection.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Thunderball rec<br />
Genere: rock'n'roll<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Io sono uno che odia le feste di
compleanno così ho escogitato questo infallibile metodo per evitarle: dato che
molti cd che mi arrivano a casa e sui quali dovrei scrivere qualcosina non mi
piacciono molto, anzi son album o gruppi che mai e poi mai riascolterò nella vita, con una
serie di giri di parole e pantagruelici elogi, li riciclo come regali ai
compleanni dei miei amici spacciandoli per musica ricercata dell’underground
emergente italiano. Questa strategia impeccabile mi sta portando, lentamente, a
raggiungere il mio scopo. Il tutto però comporta anche il rischio di restare
senza amici. Ma vabbè, è il rischio della scommessa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Però, a volte, arrivano queste buste
gialle contenenti piccoli gioielli e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Rowdy</b>
dei <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">The Di Maggio connection</b> è uno
di quelli. Non solo non regalerò a nessuno questo disco ma molto probabilmente
domani andrò ad iscrivermi al gruppo di rockabillisti anonimi presente qui a Bologna, metterò su questo cd e costringerò tutti a ballare fino all’alba. O finchè non mi menano. Perché <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Rowdy</b> è un album con una sola
grande intenzione: trasmetterti un’energia pazzesca e portarti a muovere la
parte posteriore del bacino (o chiappe, culo, deretano, didietro, fondoschiena,
glutei, mappamondo, natiche, paniere, posteriore, tafanario) fino a svenire. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Il trio, composto da <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Matteo Giannetti</i> al basso, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Marco
Barsanti</i> alla batteria e, ovviamente, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Marco
Di Maggio</i> alla voce e chitarra, ti rapiscono col fascino del loro sound
suggestivo e tirato, scontro fra gli elementi, strutture di rara eleganza,
potenza ritmica ed originalità di espressione decisamente non comuni.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Per avere un’idea del sound immaginate una
cena a casa di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Tarantino</i> con <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Johnny Cash</i> a fumare rabbioso alla
finestra, <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Elvis</i> ed <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Eddie Cochran</i> che fanno i piacioni con <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Sister Rosetta Tharpe</i> mentre <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Clem Sacco</i> imita le smorfie di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Jerry Lewis</i> per distrarre un disforico <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Gene Vincent</i>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">Link
Wray</span></i><span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: 12.0pt;">
è in ritardo ma ha chiamato e sta per arrivare.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
<a href="http://www.dimaggioconnection.com/it/">Official site</a><br />
<a href="https://www.facebook.com/The-DI-MAGGIO-CONNECTION-95217376810/">Facebook</a><br />
<div style="text-align: right;">
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Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-44516635387142769582018-10-22T07:38:00.000-07:002018-10-22T07:38:01.740-07:00Valente - Il blu di ieri<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-RJRrb4Zusx0/W83cNx6uBpI/AAAAAAAAAy0/hjvw1AB8UBgVBAqNc7aXPIXqJKej2cWMgCLcBGAs/s1600/1539797657phpThumb_generated_thumbnailjpg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="200" data-original-width="200" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-RJRrb4Zusx0/W83cNx6uBpI/AAAAAAAAAy0/hjvw1AB8UBgVBAqNc7aXPIXqJKej2cWMgCLcBGAs/s200/1539797657phpThumb_generated_thumbnailjpg.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Dischi Soviet Studio<br />
Genere: new wave<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Fosse stato un disco di <i>David Bowie</i>, <b>Il blu
di ieri</b> si sarebbe potuto piazzare, per continuità musicale, tra <i>Reality</i> e <i>The
next day</i> a colmare quei 10 anni di vuoto lasciati dal <i>Duca Bianco</i>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><b>Valente</b> crea così un disco ragionato,
attraente, con il giusto mix di testi e melodie, con pezzi dal sapore puramente
commerciale e altri più tirati e maturi. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un lavoro in cui non sembra esserci un
brano musicale predominante, anzi, l’intera produzione scorre piacevolmente tra ritornelli azzeccati, sospensioni, ripartenze emotive. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Per tutti
gli amanti della new wave, <b>Il blu di ieri</b> è un’entità sonora senza paragoni.<o:p></o:p></span></div>
<br /><br />
<a href="https://www.facebook.com/pg/valentemusicofficial">Facebook</a><br />
<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-RcVndXjeFvA/W75FdjZPIaI/AAAAAAAAAyo/6FMGPtIF6v0HhJC9xlDEYDyn2bAa69Y2QCLcBGAs/s1600/london-c-480x480.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-RcVndXjeFvA/W75FdjZPIaI/AAAAAAAAAyo/6FMGPtIF6v0HhJC9xlDEYDyn2bAa69Y2QCLcBGAs/s200/london-c-480x480.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: autoprodotto<br />
Genere: rock ukulele<br />
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Mettere otto musicisti insieme e sette dei
quali con un ukulele in mano è sempre un gran rischio, c’è costantemente il
pericolo della sindrome da chitarra da spiaggia (e non mi riferisco al fatto
che dopo due ore ci si ritrova tutti a limonare tranne chi suona la chitarra, true story).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ma l’eventualità di subire un danno
connessa a circostanze più o meno prevedibili, il suddetto rischio appunto,
viene assolutamente meno in questo <b>Thousand souls of revolution</b>, dove i <i>Sinfonico
Honolulu</i> apprendono con profitto le migliori lezioni della <i>Ukulele Orchestra of
Great Britain</i>, assimilano una dozzina di pezzi della migliore tradizione rock degli
ultimi 50 anni (andrebbe ascoltato anche il precedente <b>Absolutely Live</b>) e
convertono in sostanza organica brani non più vivi e, purtroppo, non presenti
nel circuito mainstream, tranne che per qualche passaggio in sordina in
sedicenti radio “ruock”. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ma torniamo a noi, in questo disco troviamo magistralmente
distribuiti, ripuliti e messi in riga personaggi come <i>Johnny Rotten, Robert
Smith</i>, gli <i>Stranglers </i>e<i> Julian Cope,</i> che
non ascoltavo da anni (grazie ragazzi). E poi ancora una magistrale <i>The killing
moon</i>, una spassionata <i>Oh oh I love her so</i> di uno dei miei gruppi preferiti
(stiamo parlando ovviamente dei <i>Ramones</i>), le “muoviculo” <i>Johnny come home</i> e <i>The voice</i>, l’efficace
canzone pop degli <i>Inxs, Mystify</i>. Se si pensava che con la cover di <i>Johnny Cash</i> il famoso
pezzo dei <i>Depeche mode</i> non sarebbe potuto andare oltre, bhè, sti toscanacci provano
ad alzare un pochetto l’asticella e, con successo, saltarci su e oltrepassarla,
mentre è con una divertente e personalissima <i>Lonely boy</i> che viene fuori tutto
il carattere goliardico ma al tempo stesso l’attenzione e la ponderatezza dei
<b>Sinfonico Honolulu </b>per i suoni e gli arrangiamenti. E infine le lacrime (per modo di dire) sul pezzo più
conosciuto e sacro dei <i>Joy Division</i>: <i>Love will tear us apart</i>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="http://sinfonicohonolulu.it/">Official site</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<a href="https://it-it.facebook.com/sinfonicohonolulu/">Facebook</a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-27049836292412045742018-10-03T16:46:00.001-07:002018-10-03T16:46:19.212-07:00David Lynch - Mulholland Drive<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ubyyZfTBoyI/W7VTii27YsI/AAAAAAAAAyc/KGX6JU7JtqwQFTII2q940gdHgweLQQQYwCLcBGAs/s1600/il_570xN.803534560_39n4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="851" data-original-width="570" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-ubyyZfTBoyI/W7VTii27YsI/AAAAAAAAAyc/KGX6JU7JtqwQFTII2q940gdHgweLQQQYwCLcBGAs/s200/il_570xN.803534560_39n4.jpg" width="133" /></a></div>
<br />
Mulholland Drive non si capisce,<br />
si sperimenta<br />
<br />
Voto: 5 machecazz? su 5Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-30056649706532757622018-09-21T10:16:00.000-07:002018-09-21T10:16:21.680-07:00Piqued Jacks - The living past<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-lJ179T95B-w/W6Uk4AKj8BI/AAAAAAAAAyQ/oCz9GqfsbLA65xCRFRkfdOddIzQYoYEHwCLcBGAs/s1600/piqued-jacks.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="508" data-original-width="500" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-lJ179T95B-w/W6Uk4AKj8BI/AAAAAAAAAyQ/oCz9GqfsbLA65xCRFRkfdOddIzQYoYEHwCLcBGAs/s200/piqued-jacks.jpg" width="196" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Etichetta: autoprodotto</div>
<div style="text-align: justify;">
Genere: poprock, elettronico</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
Difficile descrivere un disco che ha poco di innovativo ma
che senza dubbio è di alta qualità.<span style="font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
I toscani <b>Piqued Jacks</b> mantengono
la linea dura con <b>Loner Vs lover</b> e ci fanno annusare la loro
attitudine punk con <b>The living past</b>. Riecheggiano i <i>Big ups</i> e
ballate proto-punk alla <i>Strokes</i> (<b>Being hurt </b>e <b>Sublunary</b>). <span style="font-size: 13.5pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<b>Eternal ride of a heartful mind</b> è la perfetta colonna sonora di un film pop. La
nausea di chitarre mangia la scena in <b>P.A.I.N.T.</b>, e sorregge i
ritmi sorprendentemente melodici (<b>Dusty shelves</b>, <b>Mount
Bonnell </b>e <b>Don’t hope, believe</b>) che accompagnano la voce
di <i>E-king</i>.<span style="font-size: 18px;"> </span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
Un suono attuale ma fatto di roba vecchia come
chitarre fuzz e grossi amplificatori valvolari. Un suono sporco, aggressivo e
distorto che strizza l’occhio, forse con troppa insistenza, alla ricerca
spasmodica di melodie, armoniche e ritmiche smaccatamente “<i>popular</i>”.</div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><a href="https://it-it.facebook.com/piquedjacks">Facebook</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<a href="https://www.piquedjacks.com/">Official site</a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
<br />Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-47669931252224414352018-09-07T06:16:00.000-07:002018-09-07T06:16:07.797-07:00Turco – Via Roma<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Qegc5FJog1s/W5J3tSqiaUI/AAAAAAAAAyE/j5WGHQIIOZ0co7Dr8GlLHIt8NgNGse7IwCLcBGAs/s1600/turco_cover_web-01-e1535608957516.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-Qegc5FJog1s/W5J3tSqiaUI/AAAAAAAAAyE/j5WGHQIIOZ0co7Dr8GlLHIt8NgNGse7IwCLcBGAs/s200/turco_cover_web-01-e1535608957516.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Etichetta: Putsch Records</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Genere: synthpop</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Dopo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">First</b>
del 2016 che ha portato <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Turco</i> in giro
per l’Italia e all’estero, torna la cantautrice tarantina con <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Via Roma</b>, un album questa volta in
italiano che ha l’unico scopo di celebrare i pionieri del pop elettronico di
qualche anno fa. Tre sono le chiavi di volta: energia, fascino e ritornelli
inconsumabili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Turco</span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"> è quella che
potremmo definire una one-woman show, i suoi concerti (ho avuto la fortuna di
vederla all’<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Awanda Internescional Fest</b>
mesi fa) sono un concentrato di capacità e bravura, è dal vivo che riesce a
rivelarsi davvero per quello che è, un’artista completamente padrona della
propria voce e delle sue possibilità timbriche ed espressive, capace di creare
con loop, synth, arpeggi di chitarre acustiche e tanta elettronica, melodie
delicate e coinvolgenti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">I brani di questo disco, smaccatamente
pop, non mancano di freschezza ma risultano, purtroppo, allo stesso tempo
fragili e poco incisivi, incapaci di imporsi all’ascolto nonostante il groove
rapinoso pregnante di dettagli tutt’altro che banali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Un sentiero assolutamente non dozzinale
seguito da molti in questo periodo, che lo rende con amarezza ordinario.</span></div>
<br />
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<div style="text-align: right;">
<b><a href="https://www.facebook.com/clovexit/">Clov</a></b></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-41044424126102245122017-10-28T05:49:00.000-07:002017-10-28T05:49:12.049-07:00Rava - Herbert - Guidi @Teatro il Celebrazioni, Bologna jazz festival<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.comune.bologna.it/sites/default/files/galleries/BJF%202017%20illustrazione%20di%20Lorenzo%20Mattotti%20(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="320" src="https://www.comune.bologna.it/sites/default/files/galleries/BJF%202017%20illustrazione%20di%20Lorenzo%20Mattotti%20(1).jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Avete presente quel suono del modem a 56k
che era un misto di ansia per l’attesa, sorpresa, novità e bollette salate?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Quello che ci metteva una ventina di
minuti per caricare un’immagine di una donna di facili costumi dedita a
mostrare le sue grazie. Non un video (per quelli c’erano le videocassette), una
semplice immagine. Ti ritrovavi lì, nel buio della tua stanza, con questi
suonini che tentavi di coprire invano per non farti sgamare, ti guardavi
intorno furtivo consapevole della marachella che stavi combinando ed impaziente
attendevi il caricamento del dagherrotipo presente nell’internet. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Poco alla volta ti esaltavi per la visione
di un primo capezzolo, poi magicamente la seconda sisa (mammella, minna, poppa),
fino a scendere sempre più giù fino ad intravedere la regione anatomica di
forma triangolare situata in corrispondenza della sinfisi pubica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">E li puntuale arrivava tua madre
richiamata dal suono inconfondibile del peccato e del modem, malamente celati,
che ti dava uno scappellotto tra capo e collo che ti faceva sbattere la testa
contro il monitor, far perdere la connessione e di conseguenza l’immagine
positiva ottenuta con particolari apparecchi e processi chimico-fisici della
suddetta donna.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ieri sera sono stato ad un concerto del <i>Bologna jazz festival</i> al <i>Teatro Il Celebrazioni</i>. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">La performance di <b>Rava - Herbert - Guidi</b> è stata esattamente un tuffo nel modem a 56k
e le sue innumerevoli storie di attesa infinita. Un’attesa sconfinata, fatta di
rumori ed improvvisazioni su piano e tromba che davano la sensazione di portare
a qualcosa ma che poi si dissolvevano in un nulla di fatto, in rumori
campionati a caso e sparati a coprire ogni cosa. Suoni ripetitivi e mal
associati al resto della musica che pian piano si facevano più distanti per
lasciare il posto ad un manipolatore di suoni sempre più invasivo e
inconcludente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Il concetto dello spettacolo era semplice
e interessante: campionare i suoni dei due musicisti, Rava e Guidi, in presa diretta,
trasformarli, riassemblarli e riprodurli per creare armonie, atmosfere
avvolgenti, motivi affilati, squarci lirici, architetture ritmiche in continua
metamorfosi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Ho passato la prima parte del concerto a
tentare di interpretare e comprendere queste architetture ritmiche continuando
a ripetere come un mantra sciamanico, da un lato, “non sanno manco loro cosa
stanno combinando”, dall’altro ripetendomi “è l’improvvisazione jazzistica,
quel processo creativo che consiste nel costruire sul momento delle melodie su
una base di accordi prefissata”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Poi mi sono addormentato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Quando la signora dietro di me, abbastanza
stizzita per aver pagato 35 euro per sta roba, ha urlato “non ho mai sentito un
jazz del genere” mi sono destato. Le divagazioni sonore continuavano
imperterrite con un timido pianoforte difficilmente percettibile, fraseggi
abbastanza ripetitivi, statici, e dei rumoracci a coprire le frequenze
acustiche comprese tra quelle della soglia minima e quelle della soglia massima
di udibilità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Risultato percepito: un’accozzaglia di
suoni messi lì a caso. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 12pt;">L'abilità di eseguire delle scale velocissime con grande
precisione ha poco valore se le note suonate si incastrano male con gli
accordi, scarne di elementi importanti quali pause, accenti, dilatazioni e
contrazioni temporali che danno personalità </span>all'improvvisazione<span style="font-size: 12pt;">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Alla fine della prima parte i musicisti
sono usciti e quasi metà della sala ne ha approfittato per scappare neanche
tanto furtivamente. Io, non essendo noto per la mia prontezza di riflessi, son
rimasto seduto nel tentativo di comprendere cosa stesse succedendo e perché
fossi ancora lì e non ad ascoltare i Crisis o i Dead Kennedys presenti in altri
locali della città. Mi sarò imborghesito?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;">Poco dopo i musicisti sono ricomparsi per
un’altra sessione pari pari alla prima. Stesse incursioni pianistiche confuse e
timide, una tromba difficile da crittare ed un’elettronica poco incastrata
col resto, difficile da codificare. Quando sono usciti per la seconda volta ed
hanno acceso le luci ho tirato un sospiro di sollievo e pensato che i litri di
birra che di lì a breve mi sarei andato a scolare erano del tutto meritati.
Meritatissimi. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 12pt;">Mi sono guardato intorno ed ho provato un sentimento
di vicinanza alle sofferenze altrui, per tutta quella gente che il biglietto,
per quella serata, l’aveva pure pagato. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.bolognajazzfestival.com/images/artisti/2017/Enrico_Rava_-_Matthew_Herbert_-_Giovanni_Guidi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="800" height="124" src="https://www.bolognajazzfestival.com/images/artisti/2017/Enrico_Rava_-_Matthew_Herbert_-_Giovanni_Guidi.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-75426232948597105232017-04-20T06:02:00.000-07:002017-04-20T06:02:57.286-07:00Hayao Miyazaki - Principessa mononoke<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-98uvL6MjjMs/WPiwDkbHXHI/AAAAAAAAAxM/nzVleBL0kuUKDK6H8knDaJcLgiDbCpKuACLcB/s1600/locandina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-98uvL6MjjMs/WPiwDkbHXHI/AAAAAAAAAxM/nzVleBL0kuUKDK6H8knDaJcLgiDbCpKuACLcB/s200/locandina.jpg" width="140" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una serie di bestemmioni dall'inizio alla fine. Forse il miglior film del regista giapponese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo <a href="https://www.youtube.com/watch?v=QHPjUX1owaI&spfreload=5"><u>breve riassunto</u></a> vi farà venir voglia di (ri)vedere questo capolavoro che avrebbe reso fiero Germano Mosconi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
4.5 Mosconi su 5</div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-66625904233316847272017-03-25T08:59:00.000-07:002017-03-25T08:59:52.453-07:00Tommi e gli onesti cittadini - Mind kontrol ultra<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LyRQifzcILQ/WNaMHjitmvI/AAAAAAAAAw8/YF9SfFhEppsz4FM6oNQ0q3wjtvV_-BhGwCLcB/s1600/Tommi_Cover-Mind-Kontrol-Ultra-e1483737399111.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-LyRQifzcILQ/WNaMHjitmvI/AAAAAAAAAw8/YF9SfFhEppsz4FM6oNQ0q3wjtvV_-BhGwCLcB/s200/Tommi_Cover-Mind-Kontrol-Ultra-e1483737399111.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Freak&Chic, Artist first<br />
Genere: punk-rock<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quando uscì <b>Sogni, incubi e...la cosa inutile</b> avevo 15 anni, un adolescente di un piccolo paesino di provincia del sud italia infottato con la rivoluzione, le occupazioni, le barricate, e che pensava che lotta e musica debbano camminare di pari passo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Già da tempo a <i>Taranto</i> si parlava del disastro ambientale in atto (molto prima dell'esplosione mediatica di questi anni), della strage in atto tra morti sul lavoro, malattie cardiovascolari, tumori e patologie respiratorie dovute anche e soprattutto alle enormi emissioni di PM10 riferibili all'<i>Ilva</i>. Quell'estate prendevo spesso lo scooter e dopo 25km circa arrivavo nella città dei due mari, quando avevo fortuna senza incontrare sbirri e cantando "<i>niente limiti nessuna polizia</i>" con un gran sorriso ebete in faccia. In città mi incontravo con amici e tra na canna e na birra (<i>Raffo</i> ovviamente) si chiacchierava di lavoro e salute, occupazioni e tette; noi così giovani e convinti che fosse nostro compito agitare le acque e far qualcosa, riappropiarci della città, eravamo la resistenza e tutti avevamo il nostro indispensabile ruolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi c'era la musica, la scena era florida di gruppi locali hardcore e nei dj-set non mancava mai il pogo con <b>In mutande da te</b>, il limone duro su <b>Come piace a me</b> o urlare BASTARDO su <b>Kasellante</b>, e poi c'era la rabbia dei <b>Nabat</b>, il flow degli <b>Assalti frontali</b>: tutti "cattivi maestri" capisaldi della nostra cultura, strumento aggregativo che trovava spazio e casa nei centri sociali.</div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, una grande esperienza di crescita umana oltre che politica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per un motivo o per un altro ho cambiato diverse città, ascoltato tanta altra roba e arrivato a poco più di trent'anni. Di <b>Tommi e gli onesti cittadini</b> non avevo mai sentito parlare nonostante il primo disco risalga al 2006. Mi sono ritrovato questo <b>Mind kontrol ultra</b> tra le mani, l'ho messo su ad un volume assurdo pregustando il momento in cui i vicini avrebbero battuto con la scopa contro il soffitto per farmi smettere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non è successo niente di tutto ciò. Il disco è partito con un anonimo "na na na na" e la batteria non è stata pestata a sangue, il drive ed il tone del distorsone settati sul minimo per delle chitarre al limite del pulito, voce scarna e pop.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sound è un misto tra il punk ripulito dei <i>Clash</i>, i quattro/quarti pimpanti ed i ritornelli cantabili dei <i>Buzzcocks</i> ed il rock lirico dei <i>Gang</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
La mia ragazza dice "rispetto per Tommi, ok?! Sei tu che sei invecchiato (male) e cinico". </div>
<div style="text-align: justify;">
Probabile, ma è comunque un punk rock dove manca la rabbia sboccata, i violenti inni di rivolta stradaiola, l'assalto sonoro. Un disco che probabilmente passerà inosservato ai più ma non per questo disprezzabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vi ringrazio per l'amarcord ragazzi! </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.tommimusic.it/">www.tommimusic.it</a></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://it-it.facebook.com/onesticittadini/">Facebook</a> </div>
<div style="text-align: right;">
<a href="https://www.facebook.com/clovexit/"><b>Clov</b></a> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-6516035988901738882016-12-11T03:05:00.002-08:002016-12-11T03:05:16.554-08:00Gianni Venturi/Lucien Moreau - Moloch <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-OQffRxrb-NI/WE0wNf1FTwI/AAAAAAAAAwc/eWCrzkBiCY05AvnU7l9VrPOHTfxRVavDACLcB/s1600/a3918023328_10.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-OQffRxrb-NI/WE0wNf1FTwI/AAAAAAAAAwc/eWCrzkBiCY05AvnU7l9VrPOHTfxRVavDACLcB/s200/a3918023328_10.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: autoproduzione<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
Genere: elettronica, industrial, sperimentale<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"> </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Un disco che è un richiamo a <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Metropolis</i> di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Fritz Lang</i> nelle sue atmosfere cupe e visionarie, con le sue
macchine che mortificano, fagocitano e sopprimono operai/schiavi, ma anche un
album che è figlio legittimo della metropoli postmoderna, nella quale
costantemente siamo chiamati a lottare.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Nonostante si tratti di un esordio, da
ogni traccia emerge chiaramente la maturità artistica di <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Gianni Venturi </b>(scrittore, poeta, cantante) e <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Lucien Moreau </b>(compositore, regista, musicista) completamente
padroni del proprio sound e molto sicuri dei propri mezzi comunicativi.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Suoni di elettronica pura si mescolano
ad arrangiamenti di classica orchestrale, sperimentazione, muri di macchine e
sintetizzatori, creando atmosfere apocalittiche che si mescolano ad una voce
narrante che diventa parte stessa della sezione ritmica salmodiando stati d’animo,
paranoie e ansie della vita.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Un lungo album (16 tracce per 76 minuti
circa) dalla doppia anima, una che tenta di volare alta sulle miserie di tutti
i giorni (ed in questo duemila c’è veramente da sbizzarrirsi) e l’altra che,
nello stesso momento, tenta di fare a polpette qualunque esperienza estetica sempre
piegata alla legge del più forte, si tratti di leggi politiche, economiche,
sociali o delle più moderne leggi della comunicazione che domandano un
sacrificio assai costoso al dio <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Moloch</b>.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">La disinvoltura con la quale <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Venturi/Moreau</b> trattano aspetti
personali di uomini, che potremmo essere noi e molto spesso non lo siamo, che anziché
battersi per sopraffare gli altri da questa o quella parte di qualsiasi muro,
hanno dedicato la propria vita a sperimentare nuove strade di espressione
personale e musicale, non manca di lasciare perplesso l’ascoltatore.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Musiche e storie di scontri di uomini, conflitti
giornalieri che ci schiacciano, ci riducono a mera massa inerte e lobotomizzata,
lotte contro i potenti che puntualmente vincono e vinceranno, lo fanno ogni
giorno. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Ma questa volta non lo faranno forti del
nostro silenzio. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<a href="http://www.molochthealbum.bandcamp.com/"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">www.molochthealbum.bandcamp.com</span></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><a href="http://clov.bandcamp.com/"><b>Clov</b></a> </span></div>
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><cite class="_Rm"></cite> </span>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-67443763676680754582016-11-15T11:11:00.000-08:002016-11-15T11:11:15.907-08:00Fulvio Bozzetta - Metabolismo lento<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-6vOM4-Sv8yQ/WCtcKqlo4HI/AAAAAAAAAwM/xfDzt_HBIowU9mGL3UAeaBRbWSwI56bVgCLcB/s1600/index.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-6vOM4-Sv8yQ/WCtcKqlo4HI/AAAAAAAAAwM/xfDzt_HBIowU9mGL3UAeaBRbWSwI56bVgCLcB/s200/index.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Lademoto records<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
Genere: jazz, pop, cantautore<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"> </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Un giovanissimo <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Paolo Conte</b>…ah no, mi sa che questo non è l’inizio ideale per
questa recensione. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Ricominciamo. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Se <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Paolo
Conte</b> fosse vivo…aspè, è ancora vivo?!</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Niente da fare. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Allora, alla giovane età di 67 anni <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Fulvio Bozzetta</b> sforna questo
bellissimo e personalissimo disco d’esordio che sa di giradischi e puntine
stridenti, eleganti parti musicali, nonsense e storie di vita che ci conducono,
strato su strato, in un viaggio a ritroso nel tempo e nello spazio. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Basta lasciar scorrere le dodici tracce
dell’album per cogliere l’ispirazione felice di <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Metabolismo lento</i>, un’ironia compositiva sottile (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Il diritto e il rovescio</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Il diavolo e suor Angelica</b> che mi ha
riportato alla mente la bellissima <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">La
mela di Odessa</b> dei sempreverdi e mai troppo osannati <i style="mso-bidi-font-style: normal;">Area</i>, con le dovute differenze però), ritmi gustosi e vivaci (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Canzone per me</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Bella pesciolina, Cazzi vostri</b>), suoni e melodie di sempre conditi
da sapori inediti (<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">Claudine</b>).</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;">Un ottimo esordio. Speriamo non attenda altri 67 anni per
un altro disco.</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"> <a href="http://www.facebook.com/fulvio.bozzetta">www.facebook.com/fulvio.bozzetta</a></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt;"><a href="http://clov.bandcamp.com/"><b>Clov</b></a> </span></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-44816553911546318762016-10-29T10:26:00.001-07:002016-10-29T10:26:49.037-07:00Julian Mente - Non c'è proprio niente da ridere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-xBaQm_y1Z8A/WBTZlCPAqDI/AAAAAAAAAv8/l4z2prPYyQEovHsvUCvsgxWbCPL5WUhpACLcB/s1600/COPERTINA%2BSQ.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-xBaQm_y1Z8A/WBTZlCPAqDI/AAAAAAAAAv8/l4z2prPYyQEovHsvUCvsgxWbCPL5WUhpACLcB/s200/COPERTINA%2BSQ.png" width="200" /></a></div>
Etichetta: autoprodotto<br />
Genere: post hardcore<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Con il loro terzo album il quartetto umbro formato da <span><i>Diego Fratini</i> (voce), <i>Michelange</i></span><i><span class="word_break"></span><span>lo Capodimont</span><span class="word_break"></span>i</i> (chitarra), <i>Alessio Aristei</i> (basso) e <i>Mattia Desantis</i> (batteria) ci soffia in faccia una ventata schizofrenica di distorsioni spinte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un album sulla paura e sulla vergogna, elegante e visionario, che s'ispira ugualmente agli <span class="st"><b>Hüsker Dü</b> ed ai <b>Fine before you came</b>, che scava nella memoria e riporta in superficie tutte le insicurezze e le paranoie umane.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="st">L'album si apre col ritmo semplice, duro ed efficace di <b>Mentre lei dorme</b> e si conclude con il delirio lisergico di <b>Ottomila</b>. In mezzo c'è tutto un mondo di urla e distorsioni, stratificazioni di chitarre, sonorità accattivanti che riescono a piacere in modo morboso<b> </b>sorrette da una batteria pronta ad esplodere e decollare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="st">Roba che gli amanti del genere di certo apprezzeranno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span class="st"><a href="http://www.julianmente.it/">www.julianmente.it </a></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span class="st"><a href="http://clov.bandcamp.com/"><b>Clov</b></a></span></div>
Jesusmilehttp://www.blogger.com/profile/02224253312954721267noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8089675283688778370.post-41178616297463697302016-10-25T06:30:00.001-07:002016-10-25T06:30:46.694-07:00Diaframma - Siberia reloaded 2016<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-rXXz1huwQ9s/WAjzxfeXdBI/AAAAAAAAAvo/oogWeA5tQ10T9nDPO37SVDnDXKyMrnXDACLcB/s1600/fiorsiberia-670x670.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://3.bp.blogspot.com/-rXXz1huwQ9s/WAjzxfeXdBI/AAAAAAAAAvo/oogWeA5tQ10T9nDPO37SVDnDXKyMrnXDACLcB/s200/fiorsiberia-670x670.jpg" width="200" /></a></div>
Etichetta: Diaframma records<br />
Genere: wave italiana<br />
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Un paio di estati fa ho visto per la prima volta i <i>Diaframma</i>. Anzi, li ho ascoltati per la prima volta essendo uno di quei gruppi che so che esistono e son li da qualche parte nel mondo ma non mi hanno mai incuriosito abbastanza da iniziare un serio ascolto.</div>
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Ho chiesto al mio coinquilino di consigliarmi un disco per conoscerli: <br />
"Del primo periodo post-punk se la giocano <b>Siberia</b> e <b>Boxe</b>, del periodo successivo, in cui faceva tutto <i>Fiumani</i>, <b>In perfetta solitudine</b>". Ottimo.</div>
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Per avere un secondo parere ho chiesto ad un altro amico che sarebbe venuto con noi quella sera al concerto:<br />
"Foggià, che mi posso sentire di questi che non mi faccia passare la voglia di uscire stasera?". </div>
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"I primi, quelli dark, fanno cagare abbastanza. <b>Anni luce</b>, quello mi piace".</div>
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Lapidari ed efficaci entrambi, mi piace quando non vanno d'accordo.</div>
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Solita cena a casa con poco cibo e molto alcol, con i pochi soldi a disposizione bisogna fare delle scelte nella vita, e andiamo ai giardini. Il concerto non era ancora comunciato ma già notiamo la grande affluenza di ragazze. L'avessi saputo prima sarei stato un grande fan dei fiorentini, è uno di quei gruppi che attira un sacco di ragazze che magari sperano in un sogno nel cuore e sperma nell'occhio, di esser presentate al peluche di <i>Fiumani</i>, o semplicemente perchè non capiscono un cazzo e sono le stesse che poi son li a sbracciarsi ai concerti de <i>Lo Stato Sociale</i>.<br />
Una volta accompagnai un'amica ad un concerto de <i>LoSS</i>, passai la serata al bar ad ubriacarmi e tentare di strapparmi le orecchie a morsi. Col sinistro c'ero quasi riuscito grazie ad un sofisticato sistema di leve e lattine di birra vuote. Poi ho scoperto farmaci ototossici (<i>streptomicina</i> ed <i>eritromicina</i>) ed ho iniziato a farmi di quelli.<br />
Torniamo a noi, i <i>Diaframma</i> iniziano a suonare, la gente ondeggia, qualcuno canta ed io li odio, i volumi sono troppo bassi e continuo a sentire la gente cantare. Un concerto discreto, come da aspettativa. <i>Fiumani</i> aveva una bella camicia.<br />
Questa è stata la scusa che ho usato per approcciare la fighetta hypster al mio fianco che non s'è fatta sfuggire le chiazze di vino sulla mia t-shirt dei <i>Fugazi</i> e le chiazze di sudore (era Luglio cosa vi aspettavate, i fiori?!). Inaspettatamente o la storia della camicia tiene botta, o sono estremamente affascinante, o semplicemente si stava cacando il cazzo e aveva deciso di continuare a parlare con questo fracido relitto subumano.</div>
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"Anche a te piace il prog, ma dai, e perchè ti vesti come una cretina?"</div>
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A queste parole, mentre i <i>Diaframma</i> intonavano <b>Amsterdam</b>, è partito il limone.</div>
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In quel momento <i>Fiumani</i> è diventato il mio eroe.</div>
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Purtroppo dagli eroi ci si aspetta che abbiano sempre le loro belle mani ben serrate sul gran culo della Musa e siano sempre in grado di riconfermarsi eroi producendo roba che riesca a spiazzarci ogni volta. Qualcuno disse che l'ovvietà più grande della vita è che sostanzialmente si tratta di un processo di delusioni consecutive. Come l'inutilità di queste reincisioni del loro miglior prodotto e anche, diciamolo, uno dei migliori prodotti della wave italiana. E così, da adoratori degli eroi, dobbiamo adattarci e abbandonarci all'idea di perdita di valore del proprio eroe, costretto ad umilianti compromessi rispetto ai propri obiettivi e al semplice buonsenso.</div>
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Peccato perchè, come studiato alla "Magna università di critici rock" indirizzo "maledetta <i>Garrincha</i> stai distruggendo il rock'n'roll", <i>Fiumani</i> è (era?) in grado di elaborare vere e proprie "poesie pop".</div>
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Peccato, perchè a me <b>Siberia</b> piace un sacco, ancora saltello col punk di <b>Sesso e violenza</b>, la bellissima <b>I giorni dell'ira</b> dell'omonimo album del 2002, o ancora <b>Entropia</b> (<b>Niente di serio</b>, 2012), <b>Io sto con te (ma amo un'altra)</b> e gli inserti strumentali di Maroccolo sono qualcosa di superiore, un gran disco a parte.</div>
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Vabbè, <i>Fiumani,</i> eri un eroe, cosa volevi fare con questo lavoro, farmi ricadere nel vortice della streptomicina? Ancora più donne ai tuoi concerti?<br />
Insaziabile sborone.<br />
Però hai delle bellissime camicie.<br />
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