Etichetta: Bagana records
Genere: rock italico
Un bel disco, piacevole da ascoltare, ma comunque un disco che “si sente”.
“Si sente” la presenza di Xabier Iriondo alla chitarra, acidi riff e noise irruente, che ricordano molto i Six minute war madness più che gli Afterhours, “si sente” la forte presenza degli ex Ritmo tribale (Scaglia, Marcheschi, Briegel e Talia, rispettivamente voce e chitarra, batteria, basso, tastiere) ed il loro innovativo (per i primi anni ’90) noise che ha portato alla rinascita dell’indie-rock italiano, aprendo la strada poi a gruppi come Casino Royale o Timoria, comunque band dell’area milanese che ruotavano attorno al Jungle studio. Ad impreziosire il tutto il pungente ed eclettico sax di Romani (ex Detonazione) che strizza l’occhio ai ritmi esaltati di Luca Mai (Zu) o alle follie di Zorn coi Naked city.
Ma tutto questo solo sulla carta. “Forte impatto ritmico e chitarristico, alternando scatti su veloce acidume filo-punk e rallentamenti fin quasi a svenire” dice il loro comunicato promozionale. Sarà, ma io ci sento sempre e solo la solita solfa, ma in quest’epoca di pochezza musicale i Noguru sono il meglio che ci poteva capitare.
Clov
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