giovedì 14 luglio 2011

Nouer – Love revolution


Etichetta: Subcava sonora
Genere: alternative rock

Già dal primo ascolto si colgono i pregi e i limiti di questo ep, quelli propri di quando si vuole fare tutto ciò che ci si sente, senza voler centellinare per capire come operare al meglio.
Il punto di forza più importante, senza il quale l'ascolto risulterebbe irrimediabilmente pesante, è la varietà musicale affrontata dai Nouer. Infatti, il quartetto campano mescola bene, accanto a brevi e potenti scariche di elettricità rock, strumenti più folkeggianti come una fisarmonica (Picnic), alla leggerezza data dall'intervento di suoni sintetici (Love revolution).
Melodie chiuse, assimilabili solo dopo ascolti ripetuti e approfonditi però, sono sicuramente di meno di quelle immediate che si lasciano cantare e fischiettare facilmente, in un riuscito amalgama tra quelle sonorità sporche e la rigidità metrica di una lingua che, si dice da sempre, col rock and roll non riesce proprio ad andare d’accordo, facendo sì che il lavoro fatto in studio lamenti una sorta di piccolo iato diffuso che pervade il grosso dei brani e che per il momento mette un freno all'esplosione.
Un po’ più di energia pura e teatralità esasperata, per fan e ascoltatori d'occasione, non sarebbe male. 
Detto questo, Love revolution è un buon ep, ben confezionato e di sostanza.

Clov

Nessun commento:

Posta un commento