Genere: elettronica, post industrial
Dietro la sigla OneFuckOne si nascondono Luca Giommi, qua impegnato alle voci, e David Starr, cui spetta di confezionare il tappeto sonoro sintetico che caratterizza questo loro primo lavoro.
We’ll be men once more è un disco ansiogeno, sintetico come gli anni 80 cui si ispira, buio e spettrale. Colonna sonora ideale di un qualche film da post-apocalisse, teso a muoversi tra cupezza Nick Cave, momenti di algida violenza che guardano all’industrial e ago della bilancia sempre spostato verso il lato oscuro.
Colgono il centro del bersaglio per lunghi tratti del disco, sciorinando mantra paranoici e sperimentazioni rigorosamente elettroniche di marca Suicide. Piacciono su tutte Turning clocks back, lodevole esperimento di electro-garage, e Counted out, vero e proprio mantra demoniaco incompromissorio, un po’ meno l’electro-core di Crimes of the future in the past, ma sono dettagli per un lavoro che va assorbito nella sua paranoide e ansiogena interezza.
www.myspace.com/onefuckone
Carlo Ace Venturini
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