Genere: jazz-core
Shizaru (da Shi-Zaru: non fare il male) è il nuovo disco dei Naked truth, imprevedibile formazione che firma questo disco con la RareNoise records.
Il quartetto è prodotto da Lorenzo Feliciati, che qui troviamo al basso, al quale si affiancano musicisti del calibro di Roy Powell (piano e tastiere), Cuong Vu (già trombettista di Pat Metheny) e Pat Mastelotto (batterista di King Crimson), il tutto fuso in un magma multiforme, inaspettato e bizzarro.
Le otto tracce costituiscono un flusso tanto composito quanto devastante di tecniche miste, ma tutte afferenti a una brutalità quanto mai freddamente architettata, esasperate da sventagliate isteriche di trombe, efferatezze elettroniche e micidiali assalti ritmici.
Dopo le iniziali Faster than an automatic door e 66, è con Shizaru che la fantasia di Feliciati prende il volo per non riatterrare mai più, cercando di trovare una via di fuga per mettere in mostra il suo eclettismo e quello dei suoi collaboratori, dove a parti ritmiche più misurate si alternano vere e proprie esplosioni di puro noise, dove la fantasia ne esce spesso con le ossa rotte.
Un jazz esotico pervade d’impalpabilità il suono su uno scandirsi di accordi estesi (Shining skin syndrome), e i precipizi psichedelici di Toching corners fanno venire definitivamente a galla un profondissimo senso di lacerazione e di perdita.
Canzoni ora fragili, ora robustissime, nelle quali la sorpresa è costantemente dietro l'angolo.
Clov
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