Genere: avant-noise
Makhno è il one man
project di Paolo Cantù…bene potremmo
anche finire qui.
Un’opera che continua il lavoro che
questo personaggio chiave della scena underground italiana ha iniziato anni fa
con i Tasaday e gli Uncode duello col compagno d’avventura Xabier Iriondo. Sperimentazioni di alto
livello come non se ne vedono in altri ambiti culturali nel nostro paese, una
chitarra che mangia la scena, tra la nausea e il disprezzo, ritmi precisi e
grezzi accompagnano la voce di Cantù/Makhno,
le registrazioni di Ulrike Meinhoff (Ulrike), la “politica” La Makhnovtchina (omaggio all’anarchico
ucraino Nestor Makhno) o quella
dell’unico ospite del disco, Federico Ciappini (Six Minute War Madness), in Custer.
Dire che Makhno è solo sperimentalismo e avanguardia è una semplice
velleità. Silo thinking è un
distillato di industrial e noise, rock acido ed elettronica, musica compatta,
assortita e affascinante, piccoli e duri capolavori sbattuti dritti in faccia.
Se si fosse trattato di un duello con le
spade, staremmo già sanguinando.
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