Genere: ambient
L’attacco di Winter garden, affidato a Don’t go where I can’t find you, lascia senza fiato tanto il brano è perfetto nella sua costruzione. Così inizia, e prosegue, Winter garden, progetto che vede insieme, per la prima volta, il produttore e musicista Eraldo Bernocchi (Sigillum S, Obake) alla parte elettronica, la leggenda vivente Harold Budd, celebre pianista ambient che ha collaborato, tra gli altri, con Brian Eno, e il chitarrista Robin Guthrie, fondatore dei Cocteau Twins.
L’incontro tra le tre parti, la chitarra, l’elettronica ed il piano di questi tre perfetti esecutori, è particolare, senza vie di mezzo, si fa ora intima in Losing my breath, ora enfatica nella title track, seguita dall’ariosa Entangled e Harmony and the play of light, mostrando la disarmante bellezza intrinseca nella natura così come nell’uomo, e dando come struttura, anche ai brani più “scontati”, una rara eleganza.
Il vertice musicale dell’album è White ceramic, che incorpora dolci inizi e progressivi deragliamenti estatici, notevoli lampi sonori creati attraverso macchine algebriche e precisissime ma guidate dal cuore e dall’ispirazione di eccellenti musicisti, per della musica involontaria, inevitabile e spesso sublime.
Un disco con i piedi ben saldati nella modernità, eppure così vintage e allo stesso tempo capace di delineare nuovi orizzonti.
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