giovedì 27 gennaio 2011

Carmelo Amenta – L’erba cattiva


Etichetta: Barbie Noja Records, Engine of saturation Records
Genere: cantautorato, alternative rock

Se quando ascoltate i primi brani di questo disco vi viene voglia di risentire la voce di Edoardo Bennato, non sorprendetevi e aspettate che A volte vi riporti indietro di trent’anni.
Il cantautorato di Carmelo Amenta è elegante, morbido nelle linee, a tratti grintoso negli arrangiamenti chitarristici. Il linguaggio è personale, vivace, capace di raccontare con precisione e gusto ermetico un microcosmo privato, ingegnoso nel dribblare elegantemente i luoghi comuni e il frasario impacciato di anni e anni di italiche canzonette su infelici e cuori spezzati e, pur restando nell’ambito “musica leggera italiana”, si allontana dai dettami di un certo music business, assecondando la sua scrittura poetica stratificata di immagini.
Un album vario, tra cantautorato e alternative rock con punte di jazz, apprezzabile nelle intenzioni, ma ancora piuttosto fragile e acerbo, soprattutto nello sviluppo del tema musicale, decisamente poco originale per quanto sincero.

Clov

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