lunedì 10 gennaio 2011

Benzina – Amo l’umanità


Etichetta: CinicoDisincanto
Genere: indie-rock, alternative

Band partenopea al loro secondo album, i Benzina ci offrono un disco di grande inventiva e, nonostante il cantato in italiano, di opposta tradizione a quella stantia consuetudine sanremese.
Sebbene in alcune canzoni pecchino d'ingenuità, spingendo il noise verso una forma canzone più accessibile al grande pubblico, in altre dimostrano una grande inventiva, sia nella scrittura dei testi che nella composizione delle musiche: Il giusto (che non c’è), che apre il disco, deve non poco ai Csi, mentre Ogni lacrima sembra uscita da un disco degli ultimi Marlene Kuntz.
Nelle altre canzoni i Benzina dimostrano di aver rimescolato benissimo tutte le loro influenze musicali, masticato con rabbia la canzone italiana degli ultimi anni, fino a creare un loro stile originale.
Vere perle d'ironia sono Amo l’umanità e Maledetto tra sperimentazione, rabbia e testi nudi e crudi.
Malinconici, melodici, orecchiabili e ottimamente costruiti, i brani però tendono ad appiattirsi quasi tutte sulla stessa struttura: spiccano senz'altro Credi o l'irresistibilmente adolescenziale Il mio silenzio.
Non certo il disco della svolta, ma per il vero grande passo, in fondo, possiamo aspettare ancora un po'.

Clov

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