Genere: noise, tribal-core
A due anni dall’uscita di Television a firma Crazy children, torna questo claustrofobico e ossessionante duo abruzzese, con un omonimo ep figlio del rumore e del più radicale terrorismo sonoro.
Questo ritorno è ancora più apocalittico del disco precedente e, seguendo la prassi della “non-musicalità”, tentano di sperimentare in direzioni diverse cercando nel contempo di dare unitarietà tematica e sonora.
Si parte con Lust run una martellante danza tribale, scarnificata, epilettica, una sorta di sabba domestico, Loooop, senza l’orpello della voce umana, è invece giocato sui silenzi e sulla suspance.
Il resto prosegue cavalcando rumori stridenti, battiti metallici e rombi minacciosi, stranianti canzonette straziate da rumori esterni (Mr.Kit, Can you play).
Alla fine compare una struttura melodica e armonica (Oblio) che per i Toys eaters sembrava essere impossibile, ma lo fanno a modo loro, come nessun altro potrebbe mai pensare e permettersi di fare.
Clov
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