Ah io, vero…però a volte qualcuno si dà
da fare anche in questo paese. E a sto giro dobbiamo ringraziare il centro Gaztetxea che venerdì sera ha ospitato
i donostiani Yaw ed i baionesi Kuma no motor, per una serata di
violenza, birra e pogo selvaggio.
Gli Yaw
sono un gruppo post hardcore/metal formatosi nel 2007, con all’attivo tre
dischi (Truman Burbank – 2009; Australia
– 2011; Atlantida – 2012): quattro simpatici ragazzi che si divertono ad
urlarti in faccia qualcosa in un’ancora non precisata lingua (loro dicono sia
basco…mhà), riff che uniscono cervellosità tecnica
e furia hardcore, rigore matematico e punk più tirato.
YAW |
Un po’ come
prendere i nostrani Fine before you came,
farli accoppiare con i Fugazi e
quello che ne esce farlo scontrare in un duello tra Big black e un gallo da
combattimento.
Dopo di loro, a sconquassare il “palco”
dell’Hitz open Gaztetxea, ci hanno pensato
i Kuma no motor, power-trio della
vicina Bayonne, con un suono più rozzo e feroce rispetto ai precedenti, più
hardcore e meno respiro, senza silenzi tra un pezzo e l’altro, non questa sera.
Molto più simili ad un temporale che va avanti da giorni, con costante
brutalità, senza mai accennare a smettere, come un gatto che gioca col topo,
fino al momento in cui chitarra e batteria si scatenano con collerica
aggressività.
C’è del marcio dunque in questo posto…e
quando viene a galla non si può far altro che farsi trovare pronti.
KUMA NO MOTOR |
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