sabato 25 marzo 2017

Tommi e gli onesti cittadini - Mind kontrol ultra

Etichetta: Freak&Chic, Artist first
Genere: punk-rock

Quando uscì Sogni, incubi e...la cosa inutile avevo 15 anni, un adolescente di un piccolo paesino di provincia del sud italia infottato con la rivoluzione, le occupazioni, le barricate, e che pensava che lotta e musica debbano camminare di pari passo.
Già da tempo a Taranto si parlava del disastro ambientale in atto (molto prima dell'esplosione mediatica di questi anni), della strage in atto tra morti sul lavoro, malattie cardiovascolari, tumori e patologie respiratorie dovute anche e soprattutto alle enormi emissioni di PM10 riferibili all'Ilva. Quell'estate prendevo spesso lo scooter e dopo 25km circa arrivavo nella città dei due mari, quando avevo fortuna senza incontrare sbirri e cantando "niente limiti nessuna polizia" con un gran sorriso ebete in faccia. In città mi incontravo con amici e tra na canna e na birra (Raffo ovviamente) si chiacchierava di lavoro e salute, occupazioni e tette; noi così giovani e convinti che fosse nostro compito agitare le acque e far qualcosa, riappropiarci della città, eravamo la resistenza e tutti avevamo il nostro indispensabile ruolo.
Poi c'era la musica, la scena era florida di gruppi locali hardcore e nei dj-set non mancava mai il pogo con In mutande da te, il limone duro su Come piace a me o urlare BASTARDO su Kasellante, e poi c'era la rabbia dei Nabat, il flow degli Assalti frontali: tutti "cattivi maestri" capisaldi della nostra cultura, strumento aggregativo che trovava spazio e casa nei centri sociali.
Insomma, una grande esperienza di crescita umana oltre che politica.
Per un motivo o per un altro ho cambiato diverse città, ascoltato tanta altra roba e arrivato a poco più di trent'anni. Di Tommi e gli onesti cittadini non avevo mai sentito parlare nonostante il primo disco risalga al 2006. Mi sono ritrovato questo Mind kontrol ultra tra le mani, l'ho messo su ad un volume assurdo pregustando il momento in cui i vicini avrebbero battuto con la scopa contro il soffitto per farmi smettere.
Non è successo niente di tutto ciò. Il disco è partito con un anonimo "na na na na" e la batteria non è stata pestata a sangue, il drive ed il tone del distorsone settati sul minimo per delle chitarre al limite del pulito, voce scarna e pop.
Il sound è un misto tra il punk ripulito dei Clash, i quattro/quarti pimpanti ed i ritornelli cantabili dei Buzzcocks ed il rock lirico dei Gang
La mia ragazza dice "rispetto per Tommi, ok?! Sei tu che sei invecchiato (male) e cinico". 
Probabile, ma è comunque un punk rock dove manca la rabbia sboccata, i violenti inni di rivolta stradaiola, l'assalto sonoro. Un disco che probabilmente passerà inosservato ai più ma non per questo disprezzabile.

Vi ringrazio per l'amarcord ragazzi! 


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