Etichetta: Seahorse recordings
Genere: dream pop
Una scelta sicuramente coraggiosa per un
disco d’esordio, che taglia molti legami con la musica mainstream (nella sua
connotazione più negativa o addirittura dispregiativa), per un lavoro intenso e
difficile da ascoltare con leggerezza nonostante la “leggerezza” legata al
genere.
Nove tracce cariche di sfumature dense e
intrecciate, battiti elettronici e atmosfere dreamy che si muovono fra le varie
Countin'up to love, CurseDance, Watering o La belle
indiffèrence, secondo me i pezzi più riusciti, come riflessioni mistiche o
grandiosi soliloqui.
A volte sembrano avere una serie di
idiosincrasie e allergie musicali cosi particolari da rendere quasi impossibile
un’intesa. Ma è solo un illusione, tutto è pieno e definito, come la voce che
si mostra vero strumento plastico ed emotivo lasciando alla parte sintetica il
compito di costruire una malinconica geometria urbana alienante.
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