mercoledì 13 gennaio 2016

James Ponsoldt - The end of the tour


Wallace è come Zappa: una marea di spunti, una maniera fluviale e coltissima di raccontarti qualcosa, un genio. A me piacciono i geni, ti fanno sentire partecipe di quel pezzettino di cervello che loro hanno e tu no. È un onore e un piacere. 
Quindi vale la pena tentare di leggere Wallace (Infinite jest ad esempio, di cui si parla nel film): anche se alla fine resti un cretino, sei pur sempre un cretino che si è goduto David Foster Wallace.

Voto: 5 dipendenze su 5 (a DFW)
Voto: un po' meno per il film

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