Genere: cantautorato, folk
L'altro giorno stavo andando a mare con mio fratello, ascoltando in macchina il disco di Linfante.
"Carino, mi dice, chi è?"
"E' un cantautore italiano che ho conosciuto qualche anno fa".
"Ah bello, però non so, sti cantautori italiani mi sembrano sempre tutti come Dente o Brunori coso".
Ho accostato, l'ho fatto scendere e sono ripartito continuando a parlare da solo.
Ma no, Linfante è più un chitarrista tecnico e contemporaneamente emozionale, una sorta di mix tra Johnny Hobo ed i film di Altman, un cantautore che non nasconde nulla e non si nasconde dietro nessun artificio.
Con la sola chitarra e la sua graffiante voce urla, singhiozza, ti accarezza e ti scortica. Una voce che, alla lunga, conquista. Ed è in quel momento che scompare ogni divisione tra chi canta e chi ascolta, siamo tutti li a vedere e sentire Linfante e le sue storie, tra lo scalpore e l'incanto.
Che altro dire?
P.S.: si, sono tornato indietro a recuperare mio fratello.
www.stefanolinfante.wordpress.com
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