domenica 15 luglio 2012

Killer penis – Hell is my place


Etichetta: Lamette records
Genere: punk-rock

Dopo vari tentativi e cambi di formazione, dopo i chilometri macinati per raggiungere numerosi palchi e festival d’Italia, la losca banda di musicisti che si fa chiamare Killer penis dà alle stampe il suo primo disco.
La band toscana si caratterizza per un suono d’impatto, solido e compatto (come il semplice e diretto artwork), per nove tracce contagiose e ben costruite, arrangiate con grinta, suonate con classe e tanta energia.
Questo disco non è certamente adatto per essere ascoltato in privato, con le cuffiette dell’iPod ben ficcate nelle orecchie, piuttosto prendete le vostre migliori casse e sparate al massimo i trenta minuti di Hell is my place, in modo tale da apprezzare al meglio le sfumature di suono che si celano dietro le scelte artistiche compiute da Marvin (voce), GG (chitarra), Lorenzo (chitarra solista), Cristiano (batteria) ed Ermy (basso), ed iniziate a pogare in una miscela esplosiva di punk, glam ed hard-rock.
In questi ritmi martellanti, deliri sonori, qualcuno potrebbe dire che non è un disco facilmente digeribile, magari non tutto funziona alla perfezione nonostante l’asciuttezza e l’immediatezza…ma molte cose si.
Ascoltare per credere.

Clov

giovedì 12 luglio 2012

Fontanbury free rock festival - 21 july 2012


Ci son certe cose che non ho mai dimenticato, i tempi felici passati in fontanabuona, su nella casa di Ognio, così come quell'amore per gli anni settanta, non so cosa in realtà, ma da sempre ne ero affascinato, forse quei pantaloni a zampa pieni di simbolismo, forse quei grandi raduni che avevano cambiato la storia di una fortunata generazione.
Anni fa rimasi folgorato dalla visione di “Glastonbury Fayre 1971” un documentario d'annata su uno dei Festival più “splendidamente assurdi” di quei magici anni settanta. A parte la “line up” incredibile, da Terry Reid a Fairport Convention, da Arthur Brown a Quintessence, etc, per la prima volta si riuscì ad organizzare un festival in cui non ci fu bisogno di security, divisioni fra pubblico e artisti, camerini, biglietto d'ingresso, pubblicità...e i soli protagonisti furono i partecipanti stessi, in realtà molto pochi rispetto ai festival mostruosi dell'epoca, quali Woodstock, White Island e Altamont. In quelle poche giornate di musica, pace ed amore, si riuscì a dimostrare, a suon di rock, che un mondo diverso...era possibile. 


Son stato 13 anni fuori dai confini italiani, la maggior parte del tempo in spagna, e un periodo in centro-america, venendo a contatto con varie esperienze musicali, fino  a diventare manager  di alcune band di genere seventies/psichedelico, così come booker di vari artisti di musica indipendente internazionale. La regione che meglio mi ha accolto, e mi ha dato più opportunità di lavorare in questo campo, è la Catalunya, che poi, specie nell'entroterra, non è poi così diversa dalla campagna fontanina. A partire dal 2000 per alcuni anni, si svolse sui monti catalani un raduno molto speciale chiamato “jornadas setenteras”: una settimana di musica/campeggio guidati dalla stella di quei fulgidi anni settanta, in cui si esibivano band di genere  rock/folk/psichedelia, in comunione con tutti i partecipanti del festival, senza trattamenti particolari, o agevolazioni, e, a momenti di musica, seguivano momenti di confronto comune su vari temi sociali, o più semplicemente di relax in mezzo alle montagne.
E, tornato in patria,  cercai qui a Genova una via per organizzare qualcosa di simile, seguendo la voce delle mie esperienza passate. A questo punto, consultandomi con il vecchio amico e bassista Oscar Morchio (ex Zorn), abbiamo contattato uno dei rappresentanti più in vista dell'intera val fontanabuona, quel giornalino Corfole, supportato dalla pro loco Moconesi, che fin da subito si dimostrò super entusiasta  all'idea di allestire una edizione “0” di quella cosa che avevo in mente da tanto.
Un’edizione dove si sarebbe puntato principalmente su artisti del “circondario” e che avessero una valenza, per così dire, “alla vecchia”, ossia che supportassero la maniera di vivere la musica di quegli anni....e son proprio loro i primi che devo ringraziare per aver accettato con entusiasmo il mio progetto. E allora si inizia  con il giovane folk acustico del cremonese LinFante, il prog wave dei Vico dell'amor perfetto, il pop contaminato dei Bosio e si finisce con la gloria progressiva della Maschera di Cera.

Moconesi - Genova – Italy - Fontanbury free rock festival - 21 july 2012
Opening act of festival by: Admal (rock), Alkaseltzer (brit pop/rock), The Jukebox (led zeppelin tribute).
Before and after the concert, super dj set seventies by People from Mars.